Itinerari in bici/treno
Condividi
L’itinerario attraversa una delle zone di insediamenti più antichi attorno a Roma, famosa come centro di villeggiatura e per il suo vino. La grande bellezza di questi colli è stata in parte rovinata dall’edilizia moderna, ma conserva inaspettati tesori d’arte barocca e panoramici paesaggi con vedute estese sulle vallate.
L’escursione inizia dalla stazione ferroviaria di Monterotondo Scalo, raggiungibile da Roma con il treno per Fara Sabina-Orte. Monterotondo è un piccolo centro ferroviario e industriale legato alla produzione di laterizi. Si raggiunge l’uscita secondaria sulla sinistra dei binari; sulla strada si volta a destra e poi a sinistra per arrivare alla via Salaria. Di qui si seguono le indicazioni per Monterotondo, posto a circa km 5 sulla via Nomentana. Ricordata già nel 1074, la cittadina fu feudo delle famiglie Orsini e poi Barberini, che dal 1626 ne curarono l’ampliamento e commissionarono interessanti monumenti. Giunti al termine della strada in salita che conduce alla Piazza 8 martiri, si attraversa a destra una porta urbana del ‘700 e si entra nel centro antico della città: seguendo a sinistra via XXV Aprile si trova la chiesa di S. Maria delle Grazie, dove è la bella tomba rinascimentale di Girolamo Orsini. Tornati alla porta settecentesca si può seguire in salita per piazza dei Leoni, così chiamata per la fontana sostenuta da quattro leoni, e poi per Via Cavour fino al Duomo, realizzato nel 1639 dal cardinale Carlo Barberini secondo il gusto berniniano.
Dalla porta settecentesca si prosegue in salita verso la cima del paese dove si trova il Palazzo Municipale o Ducale; lasciate le biciclette si cammina a piedi fino al vasto cortile d’ingresso. L’Imponente castello realizzato dagli Orsini tra il ‘300 e il ‘400 conserva solo una delle 4 torri originali, spesso usate come prigioni dai papi; si può chiedere di accedere alle sale superiori percorrendo la scala reale che conduce alle sale ancora decorate da affreschi mitologici e paesaggi di Siciolante da Sermoneta e Paul Brill.
Ritornati alla via Nomentana si prosegue con attenzione al traffico per circa Km.5 attraverso vigneti e oliveti per Mentana, borgo medioevale ben conservato. Antico centro dei Sabini, Nomentum diede nome alla strada omonima e fu costruita a circa Km. 1,5 dalla Mentana attuale; se ne possono visitare i resti proseguendo oltre il paese fino a raggiungere la frazione urbana di Casali, dove sono ancora visibili mura in opera quadrata. Tornati a Mentana, la cittadina si snoda lungo la via Nomentana che però nell’abitato prende il nome di Via III Novembre. Proseguendo nell’area più recente si volta a sinistra su Via Roma e si entra in un piccolo giardino con cipressi dove sono da visitare il Mausoleo e il Museo garibaldino, ricordo dello scontro avvenuto nel 1867 tra soldati francesi e garibaldini. Tornati sulla Via III Novembre a poca distanza, lasciate le biciclette, si può entrare a destra nel borgo antico, edificato in posizione difensiva su uno sperone di roccia. Le viuzze attraversano l’antica porta della cittadina e si notano torrioni medievali, resti di sarcofagi e ritratti romani murati sulle facciate delle case. Raggiunta la Piazza S. Nicola e la sua chiesa parrocchiale romanica il palazzo Baronale o Borghese, ora comunale, si staglia imponente. Si tratta di un castello Orsini parzialmente distrutto e ricostruito in forma di massiccio e alto palazzo, arricchito di balconate e mura bugnate. All’interno è possibile visitare l’Antiquarium con i reperti degli scavi archeologici dell’antica Nomentum, e soprattutto l’importante Museo delle Maschere Teatrali e dei Burattini. Tornati al cortile d’ingresso si attraversa a sinistra un arco e per la via del Castello si costeggia il bastione poderoso che protegge il palazzo e tutto il borgo. Tornati sulla via III Novembre si ripercorre indietro l’itinerario verso Monterotondo Scalo.
Informazioni:
Museo delle Maschere Teatrali e dei Burattini Tel. 06/9093885