Il tracciato della Via Francigena del sud, che consentiva ai pellegrini del sud Italia di raggiungere Roma o, seguendo il percorso contrario, i porti del sud della penisola per imbarcarsi verso la Terra Santa, è stato recentemente ricostruito grazie all’Itinerario Burdigalense.
L’itinerario Burdigalense fu scritto nel 333 d.C. da un anonimo pellegrino durante il viaggio da Burdigala, l’attuale Bordeaux, fino a Gerusalemme. Il pellegrino raggiunse la Terra Santa attraverso i Balcani, ma al ritorno sbarcò ad Otranto e risalì la penisola utilizzando la via Francigena del sud.
Il percorso, lungo 929 chilometri, attraversa quattro regioni (Lazio, Campania, Basilicata e Puglia), partendo da Roma e giungendo a Santa Maria di Leuca. Uscendo da Roma la via ricalca il percorso della via Appia antica, bordeggiando la costa e toccando Terracina giunge fino a Teano e oltre, fino a Capua.
L’altro percorso invece ricalca le antiche vie consolari Latina e Prenestina e passando più a monte, attraverso Ferentino e i colli laziali, giunge fino a Benevento.
Da qui il percorso segue l’antica direttrice dell’Appia Traiana, che uscendo da Benevento conduceva a Brindisi, Otranto e Santa Maria di Leuca, con il promontorio di Punta Ristola, che rappresenta il punto più a sud d’Italia “de finibus terrae”.