Itinerari a piedi
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Tempo
1.30 ore
Itinerario segnato
Parzialmente
Difficoltà
Facile
Le coste laziali sono state purtroppo spesso alterate da costruzioni troppo frequenti e poco armonizzate con il paesaggio, o completamente modificate dalle bonifiche. La Riserva di Tor Caldara ha però salvato un’area molto bella e importante di vegetazione spontanea, con laghetti e canneti e un’affascinante sorgente solforosa, luoghi che ospitano specie animali e vegetali piuttosto rare.
Si percorre in auto la via Nettunense in direzione di Lavinio fino a raggiungere la località di Villa Claudia; qui svoltando a destra si arriva l’ingresso della Riserva. Appena entrati ci si dirige a sinistra in direzione del centro visite, dove iniziare il “sentiero natura” che conduce ad un’area attrezzata. Nell’area si trovano un laghetto per gli uccelli lacustri in cui si fermano anche i migratori, voliere per il recupero e la cura di avifauna ferita, un recinto per la cura delle sempre più rare testuggini, un vivaio di essenze mediterranee. Si prosegue ancora a sinistra attraversando un fitto bosco di lecci, dove si potrebbero avvistare il coniglio selvatico e il topo quercino, e si giunge ad un altro laghetto in cui prospera una rara specie di felce, Osmunda Regalis, mentre dall’estremità opposta del lago parte un sentiero tra gli alberi. Prendendolo si arriva ad un ponticello che offre la vista delle cave di zolfo, sfruttate nel passato, e delle sorgenti sulfuree che danno nome all’area (le “Caldane” o “Caldare”): qui nidifica periodicamente il gruccione. Si torna indietro lungo il sentiero natura e si volta a sinistra, superando tratti di trincee della II guerra mondiale realizzate durante lo sbarco di Anzio. Si raggiunge un laghetto artificiale alimentato dalle sorgenti sulfuree; sulla sinistra è visibile la ricostruzione di una “lestra”, capanna caratteristica dei pastori che attraversavano la zona per la transumanza.
Oltre la capanna è un sentiero che conduce al panorama sulla piana della “torre delle Caldane”, una torre di avvistamento fatta erigere da Marcantonio Colonna nel 1565 nei pressi di una villa romana del sec. II d.C. Si ritorna poi all’ingresso ripercorrendo lo stesso vialetto e passando vicino ai recinti di asini e cinghiali.
Informazioni
partenza dal Lido delle Sirene, Lavinio
Riserva Naturale di Tor Caldara, 06.98.64.177
Tempo
1.30 ore
Itinerario segnato
Sì
Difficoltà
Facile
Tempo
3 ore
Itinerario segnato
No
Difficoltà
Medio
Tempo
2 ore
Itinerario segnato
NO
Difficoltà
Facile
Tempo
3 ore
Itinerario segnato
Sì bianco-rosso n.2 e Alta Via dei Monti Lepini
Difficoltà
Medio – Facile
Tempo
1.30 ore
Itinerario segnato
Si
Difficoltà
Facile