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Itinerari a piedi

Nettuno e Torre Astura

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Fa parte dell'itinerario storico di: La Via Severiana

Il percorso si svolge nell’antico borgo di Nettuno e nella vicina pineta di Torre Astura; si tratta di una delle rare zone di questa costa che non abbia subito pesanti alterazioni grazie all’area militare che vincola la zona costiera. Il parco e la pineta sulla costa diventeranno presto riserva naturale e offriranno un raro esempio di vegetazione originale e spontanea (macchia mediterranea) associata ad antichi trapianti per la bonifica delle aree malariche (pineta).

La città moderna di Nettuno occupa solo in parte l’antica Antium  romana, che probabilmente si estendeva tra la moderna Anzio e Torre Astura in una serie di ville e sontuosi edifici di villeggiatura che hanno restituito numerosi capolavori di scultura classica. Durante il medioevo  le incursioni saracene e la diffusione di paludi e malaria spinsero i pochi abitanti rimasti ad insediarsi sui resti del grande Santuario di Nettuno, situato sul più alto scoglio del Capo di Anzio. A partire dal 1163 il paese fu proprietà dei monaci di Grottaferrata, dei Frangipane, poi dei Colonna e dei Borghese. Sulla piazza principale è il massiccio Forte voluto da papa Alessandro VI Borgia e realizzato da Antonio da Sangallo. All’interno sono l’Antiquarium Comunale, che conserva reperti degli importantissimi siti preistorici vicini, e il Museo dello Sbarco alleato, che documenta lo sbarco avvenuto il 22 gennaio 1944 e che aprì la via alla liberazione di Roma. Tornati in piazza si raggiunge la vicina piazza Mazzini con una bella fontana di Nettuno di Ottavio de Angelis e si prosegue la visita nel borgo mediovale circondato da mura percorribili: è possibile vedere la Collegiata di S. Giovanni realizzata da Carlo Marchionni nel 1749 sui resti del Tempio di Nettuno e il Palazzo Colonna, antica fortezza medioevale trasformata in imponente residenza della famiglia. Scesi alla piazza Mazzini e il suo Belvedere sul mare si prosegue (circa km. 8) per la via Nettunense superando Acciarella, dove si volta a destra verso Foceverde e si procede per 3 km fino al ponte presso il fiume Astura. Si segue la strada che costeggia il fiume fino a raggiungere la spiaggia che offre una bella vista del promontorio del Circeo; da qui si entra nella imponente e fitta pineta, che copre completamente il tracciato della costa. Attraversato un tratto della pineta, si torna in vista della spiaggia, che si raggiunge sorpassando una torretta di avvistamento e vari ruderi. Proseguendo ancora si raggiunge un altro edificio recintato, vari ruderi romani e il ponticello che conduce alla Torre Astura, non accessibile. Di qui si vede ill complesso di rovine romane popolarmente chiamato “villa di Cicerone”: si tratta dei resti di una antica villa romana, dotata di un vivaio ittico in ottimo stato di conservazione e di porticciolo; una struttura lussuosa ma piuttosto comune lungo questa costa, che era considerata la più prestigiosa località di villeggiatura in età romana. La torre Astura è un singolare castelletto a pianta pentagonale edificato su scogli e collegato alla terraferma soltanto da un ponticello. Fu eretto forse dal Taccola alla foce del fiume Astura per il controllo del più importante corso d’acqua della zona e della via Severiana, arteria romana di grande importanza anche in età moderna. La torre è attrezzata per l’attracco, ha porticciolo interno fortificato ed è famosa per aver accolto Corradino di Svevia dopo la sconfitta subita da Carlo d’Angiò, tradito però e consegnato al suo nemico dal castellano Giovanni Frangipane.

Informazioni
ingresso da Pratica di Mare
Apertura: dal 1/7 al 30/9 e il sabato e domenica per tutto l’anno.

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