Riserva Naturale Regionale Monterano

A metà strada tra i Monti Sabatini e i Monti della Tolfa si estende la Riserva Naturale di Canale Monterano: una vasta area occupata da estesi boschi e da pascoli dove cavalli maremmani e mucche vivono allo stato brado. Il paesaggio è caratterizzato dai frequenti dislivelli generati dalle formazioni tufacee erose nel tempo dagli agenti atmosferici e dal passaggio delle acque del fiume Mignone.
La vegetazione è costituita da faggi e cerri, pioppi, salici e noccioli, assieme a cespugli di corbezzolo. Per quanto riguarda la fauna, il bosco è abitato da lepri, cinghiali, volpi, ricci e gatti selvatici, mentre nelle acque del Mignone si trovano gallinelle d’acqua e germani reali. Accanto a questo splendido paesaggio naturale emergono anche tracce di storia, come le rovine della città di Monterano, improvvisamente abbandonata a causa di un’epidemia di peste nel 1656 e distrutta dai francesi nel 1799. La visione che si offre è quanto mai pittoresca, nelle vicinanze delle rovine una necropoli etrusca testimonia infatti il dominio dell’antica popolazione in questo territorio dall’VIII al III secolo a.C. che etruschi e romani conoscessero l’intera area è dimostrato inoltre dai ritrovamenti presso le vicine terme di Stigliano: l’utilizzo delle proprietà termali delle sorgenti sulfuree e dei fanghi era ben noto e utilizzato in epoca romana tanto che per sfruttare le benefiche proprietà delle sorgenti si edificarono edifici termali i cui ruderi, accanto a quelli di un tempio dedicato ad Apollo, sopravvivono nei pressi delle moderne terme.

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