Itinerari in bici/treno
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Si tratta di un itinerario panoramico, che non presenta particolari difficoltà, attraverso borghi agricoli e testimonianze artistiche e monumentali sparse per la campagna.
Lasciata la stazione di Tivoli ci si avvia verso la via Tiburtina e si raggiunge la Villa Gregoriana: si tratta di un grande parco pubblico voluto da Gregorio XVI nel 1835, situato nel letto del fiume Aniene, che dopo la terribile piena del 1826 modificò il suo corso. Passeggiando nel parco si potranno ammirare belle vedute con strapiombi sulla valle, il dirupo della cascata, i resti di ville romane, l’antico ponte Valerio e gli acquedotti. Nella la zona bassa si incontra la Cascata Grande, che ha un salto di 100 metri, e si accede alle grotte di Nettuno e delle Sirene, scavate dalla violenza delle acque. Usciti dal parco si riprendono le biciclette e si svolta verso la città attraversando il ponte Gregoriano, fatto edificare da Gregorio XVI nel 1843. Dopo aver attraversato il centro storico si raggiunge il Belvedere con vista sulle cascate, si prosegue sulla Tiburtina in discesa per circa 100 metri e si svolta a sinistra su via di S. Gregorio; qui comincia una salita che conduce a mezza costa sul panorama della valle dell’Aniene e giunge attraverso vari dislivelli a S. Gregorio da Sassola. Il piccolo borgo medioevale è forse l’antica Saxula, situata in posizione strategica su uno sperone roccioso fu teatro di numerosi scontri e rivolte contro il dominio delle nobili famiglie romane e del Papa. Suggestivo è il palazzo Brancaccio, fortilizio dotato di torri e ponte levatoio e riccamente decorato all’interno da affreschi di Federico Zuccai. Bello è il piccolo borgo medioevale, ma è soprattutto interessante il Borgo Pio, voluto da Carlo Pio di Savoia per risanare l’abitato dopo la pestilenza del 1656. E’ articolato in cinque nuclei identici di case disposte a scacchiera lungo una strada dritta che termina in una piazza ovale, ed è uno dei primi esempi di pianificazione razionale di edilizia abitativa realizzati nello stato della Chiesa. Lasciando San Gregorio si prosegue in leggera salita tra i fitti oliveti del colle degli Astinelli fino a Casape, borgo fortificato con castello del X secolo, trasformato in residenza nobiliare durante il Rinascimento. Dopo il paese si percorre un tracciato piuttosto ondulato che raggiunge l’interessante centro di Poli; da qui inizia un tratto ripido in discesa che rientra nella valle dell’Aniene. Raggiunto il bivio di Corcolle, forse l’antica Querquetula ricordata da Plinio, si segue la strada verso Zagarolo e la Valle Inversa fino a raggiungere la stazione di Lunghezza.
Informazioni:
www.parchilazio.it
R. Pugliesi, Lazio. Treni & bici. Il Lazio Settentrionale, Padova 2000.