Itinerari a piedi
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Tempo
2 ore
Itinerario segnato
NO
Difficoltà
Facile
Un itinerario comodo e spettacolare che rivela gioielli d’arte nella perduta residenza di Nerone e nei tanti edifici medioevali della zona. Il percorso attraversa foreste assolutamente aspre ed intatte, ancora permeate della profonda spiritualità benedettina.
Subiaco, la romana Sublaqueum, deve il suo nome ai 3 laghetti artificiali creati con lo sbarramento dell’Aniene ai piedi dei monti Simbruini. I laghi erano infatti parte integrante della maestosa residenza estiva voluta dall’imperatore Nerone, mentre l’abitato sarebbe stato fondato dagli schiavi impegnati nelle costruzioni. L’aspetto selvaggio, la ricchezza delle acque e delle foreste impenetrabili affascinarono l’imperatore e spinsero nel sec. V S. Benedetto a ritirarsi nelle grotte vicine in eremitaggio. Contesa durante il medioevo, Subiaco fu affidata ai Colonna e ai Barberini. All’ingresso del paese è la chiesa di S. Francesco, del ‘300, con interessanti dipinti di Antoniazzo Romano e del Sodoma; più oltre, su via Battisti è la maestosa cattedrale di S. Andrea realizzata da Pietro Camporese il Vecchio nel 1789, con pitture di Sebastiano Conca e Cristoforo Unterberger. Pittoresco è il quartiere medioevale e maestosa, al vertice del paese, la Rocca Abbaziale: distrutta, ricostruita, decorata più volte nei secoli, ha grandi saloni dipinti dagli Zuccari e un elegante appartamento papale realizzato nel 1778 per Pio VI. Dopo una visita al paese, da piazza Roma si percorre la via dei Monasteri, seguendo le indicazioni per Jenne. Lungo la strada, piuttosto stretta e priva di marciapiede ma poco trafficata e piacevolmente percorribile a piedi, sono le rovine della villa di Nerone, ben visibili ma non accessibili. Si riconoscono mura di un complesso residenziale e i ruderi del ponte-diga che collegava le due rive del lago, il crollo del quale causò la sparizione di uno dei laghetti. Alla destra dei ruderi parte il sentiero che conduce ai monasteri, servito da una scalinata che taglia un tornante; raggiunta nuovamente la strada, si prosegue fino al monastero di S. Scolastica. La visita guidata del monastero richiede circa 30 minuti; al termine si riprende la strada fino al vicino piazzale dove si svolta a destra verso nuove scalinate che tagliano 3 tornanti e conducono all’ingresso del sacro Speco. Il percorso del sentiero può evitare completamente la strada e attraversare la foresta densissima di querce e faggi che rendono il sottobosco piuttosto buio anche in pieno giorno: è questa la flora spontanea della zona che non ha subito alterazioni nel corso dei secoli. Entrati nel parco del monastero di S. Benedetto si attraversa una maestosa lecceta e si giunge alla grande terrazza panoramica che offre uno straordinario paesaggio della gola scoscesa e della valle dell’Aniene.
Informazioni:
partenza da Subiaco
S. Ardito, A piedi nel Lazio, vol. 1, Roma 2005
Tempo
1.30 ore
Itinerario segnato
Sì
Difficoltà
Facile
Tempo
3 ore
Itinerario segnato
No
Difficoltà
Medio
Tempo
3 ore
Itinerario segnato
Sì bianco-rosso n.2 e Alta Via dei Monti Lepini
Difficoltà
Medio – Facile
Tempo
1.30 ore
Itinerario segnato
Si
Difficoltà
Facile
Tempo
3 ore
Itinerario segnato
Sì bianco-rosso n.3 e Alta Via dei Monti Lepini
Difficoltà
Medio-Difficile