Prodotti romaneschi
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Legume del tipo Phaseolus vulgaris, secondo documenti istituzionali è coltivato fin dalla prima metà del XVI secolo nelle campagne ai piedi di Arsoli, attraversate dal fosso Bagnatore e dal fiume Aniene. Il fagiolo, rustico e precoce, si caratterizza per il colore bianco perlato e la pasta delicata e burrosa. Notevole il suo contenuto proteico e l’alta digeribilità che lo rendono adatto a diventare l’ingrediente principe delle zuppe arsolane e di una sagra che si svolge tra la fine di agosto e l’inizio di settembre. Ad Arsoli si cucina tradizionalmente nella pignata di terracotta e si gusta in una zuppa con le ciciarchiole (quadrati di pasta fatta in casa) o in umido con cipolle, olio extravergine di oliva, pepe nero e pane raffermo.