Prodotti romaneschi
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L’olio extra vergine di oliva rappresenta un’importante risorsa agronomica per il Lazio e coinvolge indistintamente tutte e 5 le province. Accanto alle cultivar Leccino, Frantoio e Pendolino, tipiche del centro Italia e ampiamente diffuse nell’intero territorio regionale, ne esistono numerose altre locali, ossia autoctone, che tendono invece a connotare in maniera più accentuata gli oli a seconda dell’areale di origine.
Partendo dal viterbese, sono sicuramente da annoverare le cultivar Canino e Maurino. L’olio extra vergine di oliva prodotto in questa zona è caratterizzato da bassissima acidità, fruttato medio con sentori di carciofo, ed è mediamente amaro e piccante. In Sabina e nella parte settentrionale della provincia di Roma troviamo le cultivar Carboncella, Moraiolo, Salviana, Raja, Olivastrone, Olivago e Rosciola; l’olio è caratterizzato da bassa acidità, fruttato medio con sentori di cardo selvatico e carciofo, e spiccate note amare e piccanti. Un discorso a parte merita la varietà Sirole, tipica del Soratte, da cui si ricava un olio leggero sia in termini di fruttato che di amaro e piccante. La cultivar principe del frusinate è invece la Marina, da cui si ottiene un olio caratterizzato dal fruttato intenso con sentori di erba tagliata e pomodoro verde, mediamente amaro e piccante. La provincia di Latina annovera una cultivar molto importante a duplice attitudine: l’Itrana. Infatti, oltre ad un olio caratterizzato dal fruttato intenso con sentori di pomodoro verde e note balsamiche, da questa cultivar si ottengono anche le Olive di Gaeta DOP. Sono presenti anche le varietà Minutella e Vallanella prodotte però in quantità molto limitate.